Associazione Piazza San Marco
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Sergio Pascolo

Come immagina Venezia nel futuro?
Una città che rappresenta e promuove uno stile di vita sostenibile, inclusivo, solidale, fondato sulla sua storia millenaria e sull’innovazione ambientale; una città campus globale nella quale studiare, imparare, insegnare e fare ricerca è un'esperienza unica al mondo; una città del futuro perché senza auto dove ci si muove a piedi o su mezzi di trasporto elettrici e a idrogeno che collegano l'arcipelago di isole e la città di terra in un sistema efficiente e sostenibile garantendo un’accessibilità per tutti di grande qualità; una città di straordinaria qualità naturalistica perché immersa in un immenso parco naturale d'acqua, la Laguna, e circondata da grandi boschi in terra; una città a impatto zero, e alimentata al 100% da energie rinnovabili che contribuisce sia simbolicamente che concretamente al contrasto ai cambiamenti climatici; una città aperta e accogliente, una città incrocio di culture che interpreta e ospita tutte le arti del mondo, una città artigiana di eccellenze uniche al mondo, una città in rete e policentrica di terra e d'acqua, connessa con il suo territorio e con le più avanzate e innovative città del pianeta; una città cluster di sostenibilità e innovazione, cluster di solidarietà e diritti, cluster di cultura e arte, una città dell’intelligenza umana, porto delle idee e della conoscenza. Una città dove abitare si coniuga con bellezza, armonia e sostenibilità e per questo una delle città più attrattive del mondo, popolosa, dinamica, solidale, culturalmente, socialmente ed economicamente rigogliosa. Una città dove lo straordinario è normalità e dove la normalità è straordinaria.

Cosa possono fare la politica e i cittadini per una rinascita di Venezia?
La politica e i cittadini hanno la vita e il futuro della città nelle loro mani. I cittadini possono e dovrebbero scegliere di voler tessere il futuro della città per sé e per le prossime generazioni, pensando non solo al presente ma anche al futuro con lungimiranza; lo possono fare mettendo in atto iniziative convergenti e con la scelta dei loro rappresentanti che si candidano al governo della città. La politica da parte sua deve essere all'altezza delle aspettative dei cittadini per la prospettiva che abbiamo descritto, se la condividono, una prospettiva che è concretamente perseguibile se ci sarò la volontà di considerare il progetto di futuro come un bene comune necessario. Venezia ha inoltre la particolare opportunità di poter contare oltre che sui suoi cittadini residenti anche su un grande numero di cittadini temporanei, “amanti” della città in tutto il mondo, persone che vivono, conoscono, rispettano, ammirano e abitano la città temporaneamente ma frequentemente e costantemente, persone che in presenza di una politica coerente potrebbero tutte contribuire ad un progetto collettivo di rinascita. Anche molte istituzioni internazionali, a partire dall'Europa che con il programma Green Deal supporta proprio lo sviluppo sostenibile di cui la città lagunare può diventare simbolo e portavoce, sarebbero a fianco della politica e dei cittadini nel perseguire l’obiettivo. Cittadini residenti, cittadini temporanei e cittadini futuri, politica locale e politica internazionale, riuniti da un obiettivo condiviso, possono fare molto.

Proponga un'idea specifica in almeno uno di questi ambiti: ambiente, residenzialità, lavoro, cultura, sicurezza, turismo.
Ambiente residenzialità e lavoro sono ambiti strettamente correlati tra di loro: la qualità ambientale non solo determina la qualità della vita ma può anche generare lavoro e questo a sua volta è la condizione necessaria per invertire la tendenza allo spopolamento e quindi favorire la residenzialità. Tre idee: una prima idea, specifica per l'ambiente, ce la suggerisce la storia: fin dal 982 nella laguna ebbero un ruolo importante i mulini che si basavano sulle diverse correnti e sull’escursione di marea. Oggi, con gli stessi principi, possiamo creare energia per la città, totalmente pulita e rinnovabile, studiando una rete di microturbine sommerse ad impatto zero. Un simile progetto attirerebbe investimenti sintonizzati sull’obiettivo di crescita sostenibile, ricercatori, produttori, installatori; creando nuovi posti di lavoro, contribuirebbe a generare una nuova economia attirando, di conseguenza, nuovi abitanti. Una seconda idea che coniuga ambiente lavoro e residenzialità è la trasformazione della Marittima in un porto abitato e in un polmone verde nel settore ovest della città. Il necessario adeguamento della crocieristica alla delicatezza della città e dell'ecosistema lagunare, che deve far escludere il ritorno della Grandi Navi, offre una grande opportunità di rigenerazione urbana dell'area oggi occupata da immensi piazzali di parcheggio. Quell'area può essere trasformata in un porto abitato, una parte di città viva, con servizi e attrezzature sia per i passeggeri che per i cittadini, spazi commerciali dedicati alla nautica, spazi per la produzione artigianale, spazi per lo sport e l'intrattenimento, nuove abitazioni con formule abitative innovative e abbordabili, e grandi spazi verdi ricreativi a servizio di tutta la città e del campus universitario. Un simile progetto comporterebbe un significativo miglioramento ambientale per l’apporto di aree verdi e di vegetazione, dove camminare, correre, muoversi, respirare aria pulita; creerebbe nuovi posti di lavoro in diversi settori e, di conseguenza, attirerebbe nuovi abitanti che troverebbero abitazioni a prezzi appropriati per diverse fasce di reddito. Una terza idea che coniuga la cultura con la scienza e l'innovazione e tutte tre con il lavoro e la residenzialità, è la realizzazione di un Museo dell'Acqua, concepito come Centro di ricerca scientifica e culturale che indaga e divulga le ricerche sull'acqua sia dal punto di vista tecnologico che nelle sue interazioni con l’arte, con l'architettura, con l’ambiente. Una simile struttura attirerebbe oltre che visitatori, ricercatori, studiosi, studenti, genererebbe posti di lavoro qualificati, attirando di conseguenza nuovi residenti. Nella Venezia che immagino una simile struttura potrebbe nascere con risorse della comunità internazionale che riconoscerebbe Venezia come simbolo per il mondo intero di sostenibilità e resilienza, di armonia ed equilibrio.