IERI SI E’ SPENTO ENRICO GIGI BACCI
Riceviamo dal presidente Alberto Nardi la seguente affettuosa testimonianza: --- Ricordarlo non è un compito facile, visto il rapporto di affetto che mi legava a lui e vista la nostra condivisione di intenti sulla Piazza che per me nel tempo è andata ben al di là di quello che era il destino dell’Associazione Piazza San Marco, per diventare stima. I tanti momenti trascorsi assieme per parlare od organizzare future iniziative da intraprendere non si possono infatti racchiudere in poche righe, ma rimangono indissolubilmente legate ad un ricordo personale ed intimo. Malgrado la differenza di età tra me e lui ed i diversi percorsi di vita, di lui mi colpiva sempre quello spirito battagliero che è divenuto nel tempo una testimonianza di amore per la sua città: Venezia. A mio avviso Enrico Gigi Bacci ebbe, in merito alla Piazza San Marco, alcune intuizioni veramente illuminate. La prima e forse la più importante fu quella di rilanciare da anni di torpore l’Associazione Piazza San Marco, facendola divenire, non senza fatica, una voce ascoltata e rispettata dalla città e dai nostri amministratori. Il tutto può sembrare cosa da poco, ma così non è, visto che il saper convincere persone di diverse idee a collaborare assieme è passaggio che richiede costanza e grande forza di volontà. L’avere quindi creato questa “lobby positiva” di commercianti di Piazza San Marco va sicuramente ascritta tra i suoi meriti più significativi. La seconda intuizione fu quella di comprendere che le tante istituzioni che gravavano su Piazza San Marco andavano “fatte sedere” tutte assieme ad uno stesso tavolo, in modo tale da formare un supercondominio della Piazza dove ci si potesse conoscere e, scambiandosi informazioni si potessero fattivamente risolvere problemi. La terza ed ultima importante intuizione sta nella natura stessa di Venezia e della sua Piazza: luogo del mondo, o citando le parole dell’Unesco “patrimonio dell’umanità”. Una associazione che prende il nome da Piazza San Marco non poteva quindi essere solo ad appannaggio dei commercianti dell’area marciana, ma doveva essere aperta a tutti i cittadini del mondo. Da quel giorno la metà dei nostri soci non ha attività commerciali qui in Piazza, ma non per questo non sente il desiderio di testimoniare l’amore e la vicinanza per questo luogo, ascrivibile tra i più belli del mondo. In anni di politica indecorosa, il percorso di vita di Enrico Bacci rimane un esempio di come dovrebbe operare un cittadino che dal basso vuole cambiare in meglio la propria “polis”: la propria città. Ciao Gigi.