Associazione Piazza San Marco
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11 marzo 2011

Carnevale, caro sindaco un carnevale così non lo vogliamo più

Gent.le Avv. Orsoni , Sindaco di Venezia, non è la voglia di polemica che mi spinge a ritornare sull’argomento di ciò che abbiamo visto in Piazza San Marco durante il Carnevale , bensì la necessità di richiedere con forza che simili brutture non deturpino anche nei prossimi anni quella che noi consideriamo la più bella Piazza del mondo. Non uso erroneamente il termine “richiedere” cioè chiedere ancora, visto che ormai in più occasioni ci era stato garantito e promesso, anche da Lei, un uso più consono di Piazza San Marco, dove il rispetto e la specificità del luogo fossero il primo punto da tutelare. Invece in questi giorni abbiamo visto un recinto a pagamento, quasi sempre vuoto, che e è la negazione stessa del carnevale popolare , una indecorosa vendita di panini e liquori in bancarelle adatte ad una sagra paesana ed un maxi schermo che trasmetteva ininterrottamente pubblicità di dubbio gusto. E poi vorremmo sapere che ne è stato delle tante assicurazioni in merito al palco che doveva avere dimensioni ridotte, per non parlare poi della musica rock, che ha trasformato per lunghi periodi Piazza San Marco in una grande discoteca. A noi tutto ciò è parso volgare, senza alcun rispetto della città, dei suoi cittadini e dei suoi ospiti. Le molteplici affermazioni di autocompiacimento degli organizzatori ci preoccupano ancora di più perché denotano la volontà di perseverare in manifestazioni dove la quantità e non la qualità sono il presupposto del successo. Ecco che si sente la necessità di creare scorci posticci di cartongesso che compiacciano un turismo mordi e fuggi che da anni ormai è stato riconosciuto come uno dei veri problemi della città. Non è forse già di per se stessa Venezia una scenario di incommensurabile bellezza? Si snocciolano poi dati di presenze quasi fossero resoconti di battaglie vinte. Vorremmo invece finalmente capire se centomila persone che arrivano in un giorno a Venezia sono un affare od un problema per la città? A questi interrogativi spero che Lei possa dare risposta, affinchè si faccia finalmente chiarezza su quale è l’uso più consono di Piazza San Marco.

Lettera pubblicata su "Il Gazzettino"