Il Turismo che fa male a Venezia
Un articolo che alleghiamo di Ernesto Galli Della Loggia (in foto) uscito sul Corriere della Sera di ieri ha aperto un ampio dibattito sulla questione “Turismo a Venezia”, un dibattito ripreso da tutti i giornali di oggi e soprattutto dai Social Network. Nel suo editoriale, il noto giornalista afferma come il turismo “faccia male a Venezia” e come sia urgente una autorità nazionale che gestisca il fenomeno che mette a rischio la sopravvivenza di Venezia e, più in generale, del patrimonio culturale italiano. Della Loggia parla di “un’orda di 30 milioni di turisti che si abbatte su Venezia” di “una città fantasma” e del “silenzio delle istituzioni”. Vengono toccati tutti i preoccupanti temi relativi al “turismo di massa” che anche la nostra associazione più volte ha denunciato e approfondito pure in questo sito web. Il Comune di Venezia in questi mesi ha riunito più commissioni consiliari per valutare le varie proposte in campo: App, ticket d’ingresso, prenotazioni obbligatorie online: comitati ed operatori turistici hanno presentato le loro idee ma per ora non sono state prese decisioni. Oggi il Presidente della Regione Luca Zaia ha parlato di introduzione del numero chiuso per visitare Venezia ottenendo l’appoggio del Sottosegretario ai Beni culturali con delega all’Unesco Ilaria Borletti Buitoni, ma anche pareri contrari come quelli di Marco Michielli, Presidente di Federalberghi, favorevole ad accessi programmati, di Arrigo Cipriani che propone di tassare gli acquisti dei turisti e del Sindaco Luigi Brugnaro che ricorda come il numero chiuso non sia previsto dalla legge.