Redentore, regolamentazione dei flussi turistici e Piazza San Marco
Anche stamattina i giornali locali concedono grande spazio alla questione turistica e in particolare al nuovo piano per la gestione del flusso dei turisti elaborato dall’amministrazione comunale. Oggi in merito si scomoda pure il noto giornale economico “Italia Oggi” che in un articolo di Gaetano Costa illustra il Piano comunale citato sottolineando come Piazza San Marco in quanto “area monumentale” diventerà ad accessi limitati e controllati. Inoltre, è stato presentato dal Comune di Venezia un decalogo di “buoni consigli” per visitare e rispettare la città. Un insieme di informazioni che sono all’interno di un opuscolo che verrà distribuito ai turisti anche nell’ottica di difendere la città dal degrado: un’azione questa richiesta da tempo anche dall’associazione Piazza San Marco. Punto di partenza e della sperimentazione, come affermato dall’amministrazione comunale e riportato spesso dalla carta stampata, l’evento passato del Redentore dove è stata sperimentata, soprattutto per motivi di sicurezza, la limitazione di accessi all’area marciana. Claudio Vernier, Presidente dell’associazione Piazza San Marco, peraltro invitato dal Comune alla presentazione del piano sui flussi turistici, in merito alla giornata del Redentore e relativa sperimentazione, ha affermato che “l’evento è andato sostanzialmente bene senza particolari problemi. Quindi, dal punto di vista della sicurezza e della presenza turistica, c’è stato ordine e controllo senza eclatanti situazioni di degrado”. Vernier però ci tiene a sottolineare una questione importante che riguarda l’aspetto economico e sociale della Piazza: “pensiamo sia opportuno prima di decidere di limitare l'accesso della Piazza provare, vista la morfologia della città di Venezia, a controllare i flussi di turisti organizzati in gruppi che accedono da Fusina, Tronchetto e Punta Sabbioni. Dare un numero massimo a questi tour operator rappresenterebbe secondo noi dell'associazione Piazza San Marco, che rappresentiamo il tessuto sociale dell'area marciana e viviamo la città ed in particolare la Piazza, un modo molto efficace per raggiungere l’obiettivo di consentire a tutte le persone di vivere Venezia e le sue bellezze. La nostra città è delicata e ha bisogno di un rispetto particolare da parte di tutti ma purtroppo, per la mancanza di servizi, sottodimensionati rispetto al numero dei suoi frequentatori, non riesce a dare un'immagine degna di sè, trasmettendo invece l'impressione di essere un luogo ove tutto è lecito. Quindi, la soluzione non può essere quella che alcuni caffè per motivi di sicurezza fin dal pomeriggio, nella giornata del Redentore, siano costretti a ridurre i loro plateatici per poi perderli definitivamente con evidenti ripercussioni economiche proprio nella serata più famosa di Venezia". Per cui, secondo Vernier, “va capito dalle autorità e istituzioni competenti, come si possa intervenire in area marciana, per legittimi motivi di sicurezza, senza danneggiare le attività commerciali che rischiano gravi ripercussioni socio-economiche dall’applicazione di questi nuovi piani di sicurezza e di gestione dei flussi turistici anche e soprattutto per migliorare l'esperienza in città. Ovviamente, aggiunge Vernier, pieno spirito collaborativo e quindi rimaniamo a completa disposizione delle autorità preposte per confrontarsi in merito”.