Associazione Piazza San Marco
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28 marzo 2020

Vernier guarda al dopo emergenza Covid19: "Attirare il turismo locale e italiano a Venezia ed aprirci a nuove opportunità di business"

In una lettera inviata ai soci di Associazione Piazza San Marco, il Presidente Claudio Vernier (in foto) ha voluto condividere una sua riflessione in merito alla situazione economica che si verrà a creare una volta finita l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus. Secondo Vernier “i fatturati saranno ridotti, per alcune categorie, a valori molto inferiori rispetto a quelli attuali. Il danno economico si prospetta ingente e calerà la disponibilità economica delle famiglie. Negli ultimi anni, a livello di spesa media pro capite, gli italiani per Venezia non hanno mai rappresentato una percentuale di mercato significativa. Puntare su di loro, gli unici che verosimilmente si muoveranno nei primi mesi post Covid19, significherà stravolgere il proprio business. L'impatto psicologico di riprendere i mezzi di trasporto, soprattutto aerei e crociere per viaggiare, non sarà così immediato”. Pertanto, pur augurandosi che tale scenario non si verifichi, Vernier invita a pensare a dei modi per attirare il turismo locale e italiano a Venezia. In questa ottica, il Presidente dell’Associazione è consapevole che le nostre aziende faranno difficoltà ad affrontare le spese a cui già si stentava a far fronte e che “c'è bisogno di un intervento dello Stato che vada ben oltre quello ipotizzato fino ad oggi. Insieme alle categorie economiche e ai soggetti produttivi della nostra città stiamo sensibilizzando il governo in questo senso. Anche il Sindaco è impegnato insieme all'assessore Zuin in prima persona su questi argomenti”. Inoltre, Vernier sottolinea la necessità di affrontare questa crisi tutti insieme appellandosi alla “creatività italiana” che da sempre ci contraddistingue. Ma come affrontarla? La risposta del Presidente dell’Associazione sta “nei servizi, nelle agevolazioni fiscali, nella comunicazione e negli eventi” e da qui parte “l’invito e l’auspicio di aumentare le sinergie e le strategie con le diverse realtà economiche della nostra città. La necessità di uscire dalla monocultura turistica e aprirci a nuove opportunità di business sono oggi la priorità”. In conclusione, bisognerà “puntare sulla residenzialità” che significa per gran parte delle categorie economiche, “vedere garantita una base di fatturato certo riducendo il rischio, come quello odierno, di vedere ridursi i fatturati a zero. Abbiamo l'opportunità e il dovere di intervenire su un modello di turismo che oggi non punta sulla qualità e quindi ripartire con un turismo più idoneo per Venezia che sia a tutela non solo dei residenti ma soprattutto a tutela della qualità dell'esperienza che vivranno i nostri futuri ospiti. Innescheremo così una spirale virtuosa di avvenimenti positivi che potranno darci risultati concreti e a lungo termine”.